La scienza del gelato: lo zucchero (introduzione parte 1)

Lo zucchero nel gelato è uno degli argomenti più grossi e delicati della scienza e della tecnica del gelato. In realtà è più corretto parlare degli zuccheri dato che nel gelato industriale e artigianale non si usa un solo tipo di zucchero come facciamo normalmente in casa per semplicità.

Partiamo con questa introduzione sugli zuccheri nel gelato per parlare poi in seguito dei vari tipi di zuccheri, delle alternative agli zuccheri e gelati “senza zucchero”.

Se non l’avete ancora fatto leggete il primo articolo sulla scienza del gelato prima di proseguire.

Cosa sono gli zuccheri?

Gli zuccheri sono una famiglia di composti chimici che sono alla base di molti processi naturali, sono chiamati anche glucidi, saccaridi o carboidrati. Per una spiegazione chimica di base vi consiglio di partire leggendo le voci di wikipedia. Noi ci concentreremo non tanto sulla loro struttura chimica ma sulle loro funzioni nel gelato.

Ci basti sapere che gli zuccheri si possono dividere in diverse categorie a seconda della complessità della loro molecola. Così gli zuccheri più semplici sono chiamati monosaccaridi (come glucosio, fruttosio, galattosio…), questi possono combinarsi insieme e formare molecole più complesse come i disaccaridi (saccarosio, lattosio, trealosio…) fino ad arrivare alle molecole più complesse dei polisaccaridi (amidi, pectine, inuline…).

Non tutti i tipi di zucchero si trovano in natura, mentre alcuni sono molto comuni, come glucosio e saccarosio, e sono fonte di energia e “accumulatori” di energia per gli organismi viventi.

Gli zuccheri al contatto con l’acqua reagiscono con questa formando legami chimici, in parole semplici possiamo dire che gli zuccheri si sciolgono in acqua, questa è una caratteristica importante perché legandosi con le molecole di acqua ne modificano alcuni comportamenti chimico-fisici come la temperatura di ebollizione e la temperatura di congelamento.

Ogni zucchero ha proprietà diverse ma quelle che ci interessando di più sono il peso molecolare e il potere edulcorante. Il primo  è un valore misurabile ed è quello che ci quantifica l’abbassamento della temperatura di congelamento di una soluzione di acqua e zuccheri. Il secondo si può misurare solo con la lingua ed è un parametro a volte difficilmente prevedibile soprattutto quando si mescolano diversi tipi di zucchero insieme.

Il ruolo degli zuccheri nel gelato

Le funzioni che svolgono gli zuccheri nel gelato sono principalmente due: la prima a cui tutti pensano è dare dolcezza, tuttavia è anche la meno importante perché nessuno vieta di fare un gelato che non sia dolce ma salato ad esempio, la seconda invece molto più importante è regolare la consistenza del gelato.

Una delle domande più ricorrenti è se sia possibile fare il gelato senza zucchero, dal punto di vista organolettico è possibile, poiché è possibile ingannare i sensi e far percepire come dolce qualcosa che non contiene zucchero, ma dal punto di vista della consistenza e della struttura del gelato non è possibile, cerchiamo di analizzare meglio queste due funzioni degli zuccheri nel gelato.

Il potere dolcificante nel gelato (o potere edulcorante)

Il potere dolcificante degli zuccheri, abbreviato con POD da molti gelatieri, è una caratteristica degli zuccheri e di altre sostanze che non è ancora completamente compresa dal punto di vista chimico. In ogni caso certe molecole (come gli zuccheri) a contatto con le papille gustative stimolano una senzazione che identifichiamo come “dolcezza”.

L’unico strumento di valutazione della dolcezza è la lingua, inoltre le senzazioni organolettiche che percepiamo sono frutto anche delle componenti aromatiche presenti in quello che mangiamo, quindi stabilire quanto è dolce un gelato è sempre molto difficile e spesso ci sono sensibili differenze da individuo a individuo.

Rimane comunque importante conoscere la dolcezza relativa degli zuccheri (la cui misurazione è molto difficile), relativa perché si prende come punto di riferimento il saccarosio (lo zucchero da tavola) a cui si assegna il valore 1, di conseguenza uno zucchero con potere dolcificante 2 sarà dolce il doppio del saccarosio.

Ecco una piccola tabella con la dolcezza relativa di alcuni zuccheri:

(Attenzione! Potete trovare in rete o sui libri valori diversi per gli stessi zuccheri, perché essendo una scala empirica i valori possono cambiare a seconda delle metodologie usate per compilarla)

Zucchero Dolcezza relativa
Saccarosio 1
Glucosio 0.76
Fruttosio 1.52
Lattosio 0.33
Maltodestrine 18 DE 0.22
Sciroppo di glucosio 20 DE  0.23
Sciroppo di glucosio 42 DE 0.48
Miele 0.75-1.3

La senzazione di dolcezza dipende dalla concentrazione degli zuccheri, questo significa che mangiando un gelato la sua dolcezza dipende dalla concentrazione di zuccheri presenti nell’acqua del gelato. In poche parole mettendo la stessa percentuale di zucchero in un gelato se questo contiene più solidi (diversi dagli zuccheri) allora sarà più dolce rispetto ad uno che contiene meno solidi, poiché la quantità di acqua sarà maggiore e la concentrazione dello zucchero minore.

Quando mescoliamo insieme più zuccheri potremmo fare un calcolo aritmetico per determinare un valore di dolcezza tuttavia come già detto quest’ultima è influenzata da diversi fattori tra cui anche la temperatura. Infatti assaggiando una miscela di gelato prima che venga trasformata in gelato (a circa 4°C), questa sarà sempre più dolce del gelato pronto (ad una temperatura tra -8°C e -18°C).

Infine un’altra cosa da considerare nel gelato è l’aria. L’aria che è una componente fondamentale del gelato attenua i sapori, compresa la dolcezza, per questo più il gelato incorpora aria, meno dolce sarà.

In conclusione è fondamentale conoscere i valori di dolcezza relativa per poter modificare la dolcezza del gelato a proprio piacimento, ma per capire la reale dolcezza risultante di un gelato l’unico modo è l’assaggio.

Il peso molecolare degli zuccheri (ossia gli effetti sulla consistenza del gelato) e il PAC

A parte portare dolcezza gli zuccheri modificano la consistenza del gelato. Un gelato senza zucchero è sostanzialmente un agglomerato di pezzi di ghiaccio, mentre la giusta quantità di zuccheri  dona al gelato la sua caratteristica consistenza, cremosità, spatolabilità e riduce la senzazione di freddo in bocca. Ma come avviene tutto questo?

Gli zuccheri si disciolgono nell’acqua presente nel gelato e questo ha principalmente due effetti, quello di abbassare il punto di congelamento dell’acqua e quello di modifacarne la viscosità.

L’abbassamento del punto di congelamento regola la quantità di ghiaccio presente nel gelato (più giacchio c’è più il gelato sarà duro) ma influisce anche sulla formazione dei cristalli di ghiaccio rendendoli più piccoli (cosa che rende il gelato più cremoso e meno freddo. Un effetto collaterale dell’abbassamento del punto di congelamento è anche che il gelato si scioglie più velocemente (di questa cosa parleremo in un altro articolo).

La presenza di zuccheri in acqua ne modifica anche la sua viscosità, una maggiore viscosità della soluzione di acqua e zucchero presente nel gelato rende il gelato più cremoso e “caldo”.

Queste due proprietà degli zuccheri sono misurabili con precisione (a differenza della dolcezza) e dipendono dal peso molecolare dello zucchero.

  • Più è basso il peso molecolare dello zucchero maggiore sarà l’abbassamento del punto di congelamento.
  • Più è alto il peso molecolare dello zucchero più alta sarà la viscosità della soluzione zuccherina presente nel gelato (spesso chiamata “matrice”).

Per comodità spesso al posto del peso molecolare degli zuccheri si usa un valore chiamato “depressione del punto di congelamento relativa” o PAC, che non è altro che una misura del peso molecolare riferita al saccarosio al quale viene assegnato il valore 1.

Di seguito una tabella con peso molecolare e PAC di alcuni zuccheri:

Zucchero Peso molecolare PAC
Saccarosio 342 1
Glucosio 180 1.9
Fruttosio 180 1.9
Lattosio 342 1
Maltodestrine 18 DE 1006 0.34
Sciroppo di glucosio 20 DE 900 0.38
Sciroppo di glucosio 42 DE 428 0.8
Miele ~270 1.46

In definitiva inserendo zuccheri con un PAC più alto si avrà un abbassamento del punto di congelamento maggiore e questo porterà maggiore morbidezza nel gelato ma anche una velocità di scioglimento maggiore. Inserendo invece zuccheri con un PAC molto basso non si modificherà molto il punto di congelamento ma si aumenterà la viscosità della soluzione e quindi anche la cremosità del gelato.

Che zuccheri si usano nel gelato?

Nelle ricette di gelato fatto in casa normalmente usiamo un solo tipo di zucchero, il saccarosio, o in aggiunta il miele, questo per rendere le ricette accessibili a tutti. In realtà generalmente le moderne formulazioni di gelato artigianale e industriale comprendono un mix di zuccheri normalmente composto da saccarosio e sciroppi di glucosio (e talvolta glucosio) miscelati per trovare il giusto equilibrio tra dolcezza e consistenza del gelato.

Nel prossimo articolo parleremo della provenienza degli zuccheri e analizzeremo in dettaglio gli zuccheri più comuni usati per il gelato.

 

(Immagine di copertina fonte: wikipedia)

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