Gelato World Tour Rimini 2014
Sì è tenuta a Rimini la finale del Gelato World Tour 2014, il primo festival del gelato organizzato da Carpigiani che ha viaggiato per il mondo fino alla tappa finale rigorosamente in Italia alla quale non potevamo mancare.
La manifestazione, alla sua prima edizione, era organizzata molto bene, costo del biglietto più che accettabile e location a Rimini perfetta. Manifestazione graziata anche dal tempo che quest’estate non ha lasciato molto spazio per il gelato, almeno in Italia.
I gelatieri in gara erano i vincitori delle varie tappe del Gelato World Tour in giro per il mondo, e molti erano italiani proprietari di gelaterie all’estero.
I gelatieri con i loro rispettivi gusti erano 24, e sì, li abbiamo assaggiati tutti. Ora siamo distrutti ma abbiamo fatto questo sforzo per voi e per fare una nostra classifica prima di quella ufficiale.
Partiamo subito con alcune considerazioni generali sui gusti presentati, molti i gusti “classici” come pistacchio e nocciola, ma ancora di più i gusti variegati (anche molto variegati) e con inserti “masticabili”. I gelatieri sanno bene che masticare aumenta la soddisfazione e molti hanno puntato tutto su questo, a volte purtroppo esagerando poiché anche se è vero che qualcosa da masticare nel gelato aumenta il piacere, troppe variegature coprono il gusto del gelato e non sai più se stai mangiando un gelato o un biscotto.
Nonostante questo qualcuno è riuscito a fare un gelato composto da molti ingredienti e trovare un perfetto equilibrio tra gusto del gelato e sapori “masticabili”. Altri invece hanno esagerato mettendo troppi ingredienti nel gelato fino a creare confusione nel gusto.
Un’altra considerazione generale è che a parte qualche eccezione i gelati presentati erano tutti eccessivamente dolci, alcuni (quelli provenienti dal medio oriente) prevedibilmente e altri meno. Vi assicuro che assaggiare 24 gusti di cui il 90% eccessivamente dolce non è stato facile!
I (nostri) vincitori
Ora veniamo ai nostri vincitori! (Tra poche ore verranno decretati anche i vincitori ufficiali, scelti da una media pesata di voti dove la giuria tecnica vale il 50%, una giuria di giornalisti il 25% e la giuria popolare 25%).
I nostri vincitori a pari merito (non ha senso confrontare questi tre gelati tra loro) sono:
Dolcezza d’estate – James Coleridge e Salvatore Boccarossa
Sono stati gli unici ad osare veramente con un gelato particolarissimo ai limoni di sorrento e allo sciroppo d’acero caramellato con il sale. Un gusto semplice e senza variegature tecnicamente perfetto e soprendente all’assaggio. Ricorda una limonata salata spenta dalla dolcezza dello sciroppo d’acero caramellato. Un sapore assolutamente insolito ma perfettamente bilanciato, rinfrescante al punto giusto, tutti i sapori sono esaltati non c’è nulla che stoni. Hanno osato e lo hanno fatto bene.
Sapori d’oriente – Adriano Colle
“Un gelato a base di yogurt, raffinato con cannella, variegato con un cioccolato aromatizzato con cardamomo e nocciole, decorato con pistacchi tostati.” Un gelato con molti ingredienti all’interno ma tecnicamente perfetto, tutti i sapori erano bilanciati, assaggiando il gelato i gusti vengono sprigionati uno alla volta in un modo assolutamente apprezzabile. L’unico gelato con così tanti ingredienti che è perfettamente riuscito.
Texas Pecan Pie – Matthew Lee
Un gelato con whiskey, salsa di caramello e noci pecan tostate. Un gelato leggero con il sapore del whiskey non invadente ma presente e le noci pecan di eccellente qualità. Un gelato ispirato ad una torta tradizionale texana ma molto buono anche per i (direi sofisticati) palati italiani.
Abbiamo chiesto ai nostri 3 vincitori di partecipare a “Maestri gelatieri per gelatoincasa.org” e hanno accettato entusiasti quindi speriamo al più presto di potervi raccontare di più su di loro e di proporvi una loro ricetta.
Menzioni
Menzioniamo ancora alcuni gelati che ci sono piaciuti per l’idea o gli accoppiamenti e sui quali i gelatieri dovrebbero lavorare ancora per renderli eccellenti.
Sogno esotico d’estate – Frerk Veen
Uno degli unici due coraggiosi a proporre un sorbetto (senza latte). Gusto molto buono e accompiamente veramente ben studiati, il limone con il basilico e i datteri tritati che si sposano perfettamente con questi sapori. Forse il lime era inutile ma non si sentiva molto. L’unica nota negativa di questo sorbetto era l’eccessivo uso di stabilizzanti che lo rendevano quasi gommoso riducendo anche il senso di freschezza.
Pavlova – Diana Kontoprias
Gusto molto interessante ispirato al (forse unico) dolce tradizionale australiano con meringhe e variegatura di frutto della passione. Ingredienti perfetti per un gelato che va forse solo rivisto un po’ tecnicamente per non assomigliare troppo ad un gelato industriale (spiace dirlo ma ricordava un po’ il Solero).
Mandorla Affogato – John e Sam Crowl
Un gelato alla vaniglia con mandorle e caffè e caramello salato, ottimi abbinamenti e buonissimo caffè. Forse ancora qualcosa da migliorare nella preparazione del gelato ma comunque un ottimo risultato per i gelatieri australiani.
Considerazioni finali
Interessante il fatto che gelatieri non italiani si siano fatti notare di più rispetto a molti gelatieri italiani in gara, spero questo sia un motivo per loro per migliorarsi sempre e non sedersi mai sugli allori della tradizione del gelato italiano.
I gusti “tradizionali” di nocciole e pistacchi non ci sono parsi nulla di speciale, sicuramente ottime materie prime ma a volte non basta la materia prima migliore per fare il gelato migliore.
Alla fine del nostro tour tra i 24 gelatieri abbiamo anche assistito ad uno show cooking organizzato dal “Quartopiano Ristorante” di Rimini con lo chef Silver Succi, dove abbiamo assaggiato una tartare di pesce (molto buono) accompagnata con un gelato di mojito (sul quale nutro qualche perplessità ma dato che non mi piace l’alcol tralascio).
UPDATE Vincitori
I vincitori ufficiali sono stati proclamati quindi aggiorniamo l’articolo con la classifica e qualche commento sui vincitori.
1) Mandorla Affogato (commentato prima)
2) Cuor di Brontolo – Un gelato al pistacchio di Bronte, buono ma niente di speciale si trovano gelati al pistacchio decisamente superiori in molte gelaterie italiane, un po’ troppo dolce.
3) Cuor di Nocciola – A parte la poca fantasia con i nomi questo gelato pur contenendo buonissime nocciole sapeva troppo di uova (almeno quando lo abbiamo assaggiato noi).
Un’altra osservazione generale che avevo dimenticato è che ho visto troppa cannella e troppo poco cioccolato su 24 gelati, sarà una moda? Un vero peccato che nessuno si sia lanciato in un gelato al cacao o al cioccolato (uno c’era ma non era riuscito bene).