Stracciatella vegana al cocco
La stracciatella vegana al cocco è un gelato vegano che è in realtà un po’ come riscoprire l’acqua calda, infatti se ci pensate un attimo il cocco è un frutto e non si vede il motivo perché non debba essere trattato come tale e quindi non si possa fare un sorbetto di cocco solo con una base di acqua come per tutti gli altri frutti.
Per un motivo o per un altro (principalmente i motivi sono dovuti alla mancanza di materia prima fresca e a dei semilavorati industriali all’aroma di cocco) le gelaterie ci hanno abituato al cocco abbinato al latte vaccino, quando in realtà usando cocco “vero”, ossia la polpa di cocco e non altri derivati più o meno buoni del cocco, non vi è alcun bisogno di aggiungere latte.
Il cocco infatti a differenza della maggioranza dei frutti contiene una percentuale molto alta di grassi (più del 30%) e questo ci permette di fare una ricetta più simile ad un gelato che ad un sorbetto in realtà, quindi con meno zuccheri. Sul tipo dei grassi presenti nel cocco discuteremo in un articolo più approfondito sui grassi vegetali, ma per ora è interessante sapere che i grassi del cocco sono ideali per il gelato e aiutano il miglioramento della struttura del gelato, infatti spesso i grassi raffinati e ridotti in polvere del cocco si trovano anche nei gelati al latte (di qualità non suprema diciamo).
Il risultato di tutto questo è che potremo fare un gelato vegano al cocco che pur essendo più simile ad un sorbetto come idea avrà una consistenza e una cremosità tipica del gelato.
Ingredienti:
- 250 g di latte di cocco 17-18% grassi
- 165 g di acqua
- 85 g di zucchero
- 40 g di cioccolato fondente tritato amaro (70%)
Latte di cocco: la realizzazione del gelato è semplicissima ma la riuscita perfetta dipende unicamente dal latte di cocco che userete. Idealmente con un po’ di pazienza potete fare il latte di cocco direttamente da una noce di cocco ma seguendo il metodo tailandese per farlo (con tanta pazienza e gli attrezzi giusti) altrimenti finirete per non avere una quantità sufficiente di fibre e grassi ma solamente acqua.
Se non volete complicarvi la vita in commercio si trovano tante opzioni anche di ottima qualità, la prima cosa da guardare è la percentuale di grassi che deve essere del 17-18%, in genere un latte di cocco con questa percentuale di grassi è composto dal 75% di cocco e il resto è acqua. In secondo luogo il latte di cocco confezionato in tetrapack è migliore per fare il gelato rispetto a quello confezionato il lattina (non ci dilungheremo sui motivi di questo) e se riusciste a trovarne uno senza stabilizzanti quindi composto da solo cocco e acqua sarebbe il punto di partenza perfetto.
Se trovate solo un latte di cocco in lattina e con stabilizzanti prima di usarlo la cosa migliore è quella di aprirlo e scaldarlo a bagno maria fino a circa 35-40°C e poi mescolarlo accuratamente in modo da amalgamare l’acqua con gli stabilizzanti e il grasso che si separano molto facilmente. Dopodiché sarete pronti per usarlo.
Preparazione:
Unite acqua, latte di cocco e zucchero e miscelate il tutto con un mixer ad immersione fino a quando lo zucchero sarà disciolto e il composto omogeneo. Versate quindi nella gelatiera a mantecare e quando è quasi pronto unite il cioccolato in scaglie.
Servite subito oppure lasciate un’ora circa in congelatore se vi piace più duro.
Se volete provare un gusto più esotico vi consiglio di sostituire lo zucchero normale con zucchero di canna muscovado, per ottenere un sapore tipico dei dolci della tradizione del sud est asiatico.






Salve! Prima di tutto grazie per tanta sapienza condivisa! Ho provato oggi questa stracciatella, a dire il vero è il mio primo gelato, sono una principiante assoluta. Devo dire che ha mantecato in pochissimo tempo ed il sapore era ottimo; purtroppo tende a sciogliersi molto rapidamente mentre lo mangi e non è cremoso per niente. Aveva la consistenza di un sorbetto. È così che deve essere o ho sbagliato qualcosa? Esistono gelati vegani cremosi che possano farsi con ingredienti non industriali (il kit non voglio prenderlo, sono una fanatica dell’autoproduzione)? Grazie mille per la risposta e per tutte le fantastiche dritte!